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Traduzione specialistica e traduzione letteraria

Ultima modifica 10/02/2020


Oggi intervistiamo Chiara Basile, Dottoressa in lingue moderne, sul tema della traduzione. In particolare, analizzeremo insieme alla Dottoressa Basile i concetti di competenza linguistico-culturale, testo di partenza e testo di arrivo, metodologie e strumenti per la traduzione letteraria e la traduzione specialistica dei testi (anche detta traduzione tecnica). Infatti, non importa quale sia la combinazione linguistica di traduzione, esistono delle regole di traduzione comuni da rispettare. Nel corso gratuito "Lo sviluppo della competenza linguistica e la traduzione dei testi" della Dottoressa Chiara Basile, potrai trovare indicazioni molto utili per questa professione.


Dr.ssa Basile cos'è la competenza linguistica e culturale e che relazione c'è tra di essa e la traduzione?

Non esiste una definizione che riesca a sintetizzare quello a cui la competenza linguista e culturale realmente si riferiscono. Possiamo comunque fare riferimento, alla definizione più utilizzata sui libri di linguistica e nei manuali di traduzione, di Noam Chomsky, ovvero: “che per competenza linguistica si intende la conoscenza del sistema linguistico che un parlante nativo possiede di una lingua”. A fronte di questa definizione possiamo trovare una relazione con la traduzione, in quanto per effettuare un’ottima traduzione rimanendo il più fedeli possibile al testo di partenza, senza stravolgerlo, ecco che occorre avere una totale padronanza della lingua di arrivo, essere appunto dei parlanti nativi in grado di integrare le proprie conoscenze linguistiche a quelle culturali del proprio paese.


Quali sono gli obiettivi della traduzione, in particolare della traduzione letteraria?

Affinché un traduttore competente possa compiere una traduzione necessita di una comprensione iniziale del testo di partenza, e deve raggiungere degli obiettivi specifici che si basano sulla riflessione a livello lessicale, morfologico, sintattico, stilistico, di riconoscimento dei livelli di connotazione, sul riconoscimento e la decifrazione corretta di citazioni integrali o parafrasi, figure retoriche, espressioni idiomatiche o proverbi. Compito principale del traduttore è porre la sua attenzione sulla resa negli «equivalenti» adeguati e all’occorrenza di arrendersi all’intraducibile, scrivendo i perché delle sue scelte all’interno di note poste a fine traduzione. Il traduttore deve essere in grado di giustificare le proprie scelte, motivandole con argomenti teorici e/o pratici.


Quali sono le migliori metodologie di traduzione e i materiali e gli strumenti che Lei consiglia nel suo corso per ottenere un'ottima traduzione letteraria?

Le migliori metodologie, materiali e strumenti che un docente in traduzione, può adottare in aula con i propri studenti sono orientate verso la discussione e la collaborazione, affinché le competenze dei singoli studenti vengano messe in comune e si discutano le soluzioni migliori da adottare. L’insegnante mette a disposizione la propria competenza linguistica, culturale italiana e traduttiva mentre gli studenti collaborano con gli insegnanti sul piano del risultato finale, della competenza nella lingua e cultura d’arrivo. Anche l’aspetto ludico può essere incluso nella didattica della traduzione: gli esperimenti sull’efficacia dei software di traduzione, dei siti di dizionari o traduttori online, la caccia alla citazione, i giochi di scrittura e manipolazione di testi, le drammatizzazioni ed i role play in fase di motivazione o di verifica, rendono più interessante e spesso divertente l’acquisizione delle nuove conoscenze in aula.


Che differenza c'é tra la traduzione letteraria e la traduzione tecnica?

La traduzione, nello studio della lingua, è uno degli strumenti, insieme al dettato, alla comprensione di testi orali, alla conversazione, agli esercizi di grammatica, che vengono utilizzati per la didattica della lingua. La traduzione letteraria comprende la traduzione di opere di narrativa e a sua volta si può dividere in due categorie: la traduzione di opere contemporanee e la ritraduzione di classici. Quella tecnica, invece, è una traduzione più settoriale che richiede delle conoscenze specifiche in determinati ambiti e l’utilizzo di strumenti come dizionari monolingue, etimologici e settoriali.


Quali sono le migliori metodologie di traduzione e i materiali e gli strumenti che Lei consiglia nel suo corso per ottenere un'ottima traduzione tecnica?

I migliori strumenti da utilizzare per ottenere un’ottima traduzione tecnica sono:

  • Il dizionario: con versione su CD-ROM.
  • Il dizionario bilingue: non dà la spiegazione, la parafrasi, ma presuppone di avere letto la parola, avere scelto una delle tante interpretazioni e, in più, avere interpretato l’interpretazione.
  • Il dizionario monolingue: dà un’interpretazione, soggettiva, del senso di una parola, corredandoli di una parafrasi, di una spiegazione o definizione.
  • Dizionario etimologico: è usato per controllare l’etimologia di alcune parole come contributo alla ricostruzione del significato.
  • Dizionario storico: riporta la collocazione storica non soltanto delle parole, ma dei loro significati.
  • Dizionario settoriale: è molto usato soprattutto da chi fa traduzioni settoriali.
  • Enciclopedie.
  • Repertori di opere e citazioni.

Perché ha sentito l'esigenza di predisporre un corso gratuito specialistico sulla traduzione?

Il corso ha come obiettivo la formazione di esperti in traduzione e aiuta a capire meglio quali possono essere gli strumenti, le strategie e le metodologie da adottare anche in aula, con i propri studenti. La necessità di creare dapprima un seminario gratuito e poi un corso a pagamento, nasce dalla volontà di rispondere sempre più spesso alla domanda: “che cosa fa un traduttore? Come si può tradurre bene un testo?”. Molto spesso si sottovaluta la figura del traduttore e si pensa che basti “conoscere” una lingua straniera per potere essere in grado di effettuare una traduzione dalla propria lingua madre verso quella di arrivo e viceversa. Non è così. La figura del traduttore è una figura professionale, qualificata che si avvale di anni di studio alle spalle, sia teorici che pratici. Occorre conoscere la propria lingua madre alla perfezione, la cultura del proprio paese e gli strumenti che oggi la tecnologia ci offre per rendere nel miglior modo possibile una traduzione quanto più fedele al testo di partenza. Quello che dico sempre a coloro che hanno la passione per le lingue e vogliono iniziare un percorso di studi come traduttori è che servono tre elementi fondamentali: passione, precisione e conoscenza. Senza uno di questi tre elementi difficilmente si potrà ottenere un buon risultato finale.

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Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001

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