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Chiara Basile: DSA, Fonzie e font ad alta leggibilità

Ultima modifica: 19/11/2019


Il nostro blog cerca di sottolineare le metodologie e le risorse utili per imparare il francese con la dislessia. In termini un pochino più complessi uno dei nostri obiettivi è quello di fare divulgazione scientifica accessibile a tutti circa il rapporto tra apprendimento delle lingue straniere e dislessia evolutiva. Oggi abbiamo il piacere di parlare con Chiara Basile, autrice tra le altre cose del sussidiario scolastico "Grammaire française pour les étudiants dyslexiques" (Grammatica francese per gli studenti dislessici). Inoltre Chiara ha anche creato due font ad alta leggibilità.


Chiara, dicci qualcosa di te, presentati.


Mi chiamo Chiara Basile e sono una traduttrice freelance specializzata nelle combinazioni linguistiche inglese – italiano, spagnolo – italiano, madrelingua italiana. Ho conseguito presso l’Università degli Studi di Palermo, città in cui sono nata e cresciuta, la laurea in Lingue moderne per il Web nel 2012 e la laurea magistrale in Lingue Moderne e traduzione per le relazioni internazionali nel 2014. Negli anni sono anche diventata correttrice di bozze ed autrice di testi digitali per ragazzi con disturbi specifici di apprendimento.


Parlaci del tuo rapporto con la tematica dislessia.


Mi sono avvicinata al mondo della dislessia durante il mio percorso di studi universitario, esattamente al secondo anno della mia triennale, grazie ad un mio professore che poi ho scelto come relatore della mia tesi. Nel mio piano di studi era prevista una materia che per me è diventata l’inizio del tutto. Mi sono appassionata a questa tematica, iniziando a fare ricerche con qualsiasi mezzo fino a sceglierla come argomento principale della mia tesi, che ho intitolato: “Fonzie Fonzarelli: da Happy Days alla dislessia”


Perché proprio Fonzie?


Perché non tutti sanno che l’attore che lo ha abilmente interpretato per tutta la serie tv, Henry Winkler, è dislessico. Nella mia tesi introduco la storia del personaggio Arthur Fonzarelli, parlando del successo delle celebre serie tv ed affrontando il tema della dislessia (diagnosi, metodologie riabilitative) trattato nella raccolta di libri per ragazzi scritti interamente da Winkler. Nello specifico esamino uno dei più celebri racconti in cui il protagonista Zipzer racconta le sue difficoltà vissute da bambino, quando veniva considerato ignorante e stupidotto.



Come mai questo interesse per la dislessia evolutiva?


La volontà di capire cosa fosse questa realtà e quali strumenti compensativi avrebbero potuto rendere lo studio delle lingue più accessibile per tutti. Il mio obiettivo: creare un percorso glottodidattico accessibile a tutti.


Quali studiosi e accademici ti hanno più influenzata durante il tuo lavoro di ricerca?


Ho fatto miei i concetti appresi da studiosi quali Michele Daloiso, Kolb, Conway, Bakker e tanti altri luminari, ma anche dello stesso Winkler.


Quali ritieni essere i fattori critici quando si apprendono lingue straniere con la dislessia?


Fattori importanti durante l’apprendimento di una lingua straniera per un soggetto DSA sono:

  1. l’ambiente di apprendimento;
  2. il rapporto personale tra scuola – famiglia e studente;
  3. il rafforzamento della propria autostima dinanzi agli altri;
  4. l’accettazione delle proprie difficoltà
  5. lo stimolo del piacere verso le novità,
  6. adottare una metodologia che ponga degli obiettivi da raggiungere.

Esiste un metodo per studiare le lingue con dislessia adatto a tutte le lingue o ritieni che ogni lingua abbia bisogno di metodologie e approcci differenti?


Le manifestazioni della dislessia dipendono molto dal tipo di lingua con cui ci si confronta e dal suo livello di difficoltà ortografica. Ad esempio un ragazzo DSA che intende studiare la lingua italiana si troverà a fare i conti con una grammatica ricca di coniugazioni, accordi, doppie, polisillabi, sorde, sonore, proprio perché si tratta di una lingua che deriva dal greco e latino. Questo comporterà una “rieducazione” nel suo apprendimento. Al contrario, uno studente che si approccia all’apprendimento di una lingua straniera come l’inglese, dovrà fare un maggiore sforzo “rieducativo” del suo apprendimento poiché si troverà a confrontarsi con una lingua anglosassone ricca di suoni, con centinaia di modi per scriverli, lettere scritte non pronunciate, termini scientifici che derivano dal greco/latino, una grammatica semplice ma che allo stesso tempo lo può facilmente trarre in inganno quando dovrà leggere parole come “bat – can – man”.


Hai creato una collana digitale di testi scolastici ad alta leggibilità. Parlaci di questo tuo progetto.


Nel 2017 ho pensato, alla luce di quanto vi ho raccontato prima, di ideare uno strumento che potesse essere di aiuto per tutti i ragazzi DSA. Mi sono imbattuta in numerose discussioni con specialisti del settore e genitori di ragazzi DSA. Ho raccolto quante più informazioni possibili. Tutto ciò mi ha portato alla creazione di un font che ho testato personalmente, attraverso l’ausilio di test, su una fascia di età che va dai 9 ai 62 anni.


A chi hai sottoposto i tuoi test?


I soggetti ai quali ho sottoposto il test erano tutti: dislessici, discalculici, disgrafici, disortografici, cattivi lettori, con disprassia, memoria breve, problemi di concentrazione e apprendimento nella lettura/scrittura. Qualcuno anche con dislessia a livello fonologico.


Come si crea una font ad alta leggibilità?


Partendo dalla scrittura manuale: la mia calligrafia. Ho scritto manualmente ogni singolo carattere (compresi quelli speciali), con il risultato finale della realizzazione di due stili: Dyswrite ed Eyewrite (foto all'inizio del post). Rispettivamente il primo, Dyswrite, è stato realizzato creando delle lettere con una scrittura più leggera. Talvolta la combinazione di alcune lettere più leggere rispetto ad altre, ha permesso di comporre parole che alla lettura di un dislessico risultano essere più leggibili e permettono di identificare con maggiore attenzione le lettere speculari e le doppie che solitamente tendono a confondere tra loro. Il secondo stile, Eyewrite, invece è stato pensato per tutti coloro che preferiscono uno stile più marcato, all’interno della stessa parola o frase. Il carattere risulta avere un tratto più marcato, rendendo la lettura più fluida e più scorrevole.


Parlaci dei test che hai fatto circa le due font.


La maggior parte dei soggetti dislessici che si sono sottoposti ai test di lettura erano seguiti da tutor, psicologi, maestre e genitori. Per ciascun soggetto è stata redatta una griglia di valutazione (nel caso di minorenni previo consenso dei genitori). Il risultato ottenuto dalla somministrazione dei test ha avuto un esito alquanto positivo, poiché ciascuno ha risposto in modo entusiasta del miglioramento ottenuto nella lettura, mettendo a confronto il nuovo font con quello utilizzato abitualmente nei testi scolastici o di vita quotidiana. C’è stato anche un ottimo riscontro nella comprensione di ciò che è stato letto.


Ok. E come sei passata da font ad alta leggibilità a collane digitali?


Per andare incontro alle numerose richieste di utilizzo del mio font anche da un punto di vista scolastico, ho deciso di creare un’intera collana di libri scolastici digitali per aiutare bambini e ragazzi DSA di scuola media e superiore, nella lettura e comprensione delle materie affrontate durante il percorso di studi. Questi testi digitali, nati come ebook, sono da supporto ai testi utilizzati dai docenti, con lo scopo di facilitare e migliorare la comprensione di ogni singolo argomento trattato in aula. Le materie trattate sono: grammatica italiana, inglese, francese, spagnolo, storia, geografia, storia dell’arte, scienze, più due “quadernetti per l’estate” per le classi primarie. Ciò che distingue questi ebook da un normale libro di testo è la presenza del mio font ad alta leggibilità nel quale è facilmente riconoscibile una lettera da un’alta, la totale assenza di grazie (ovvero tutti quei caratteri che possono recare disturbo nella lettura perché rappresentati con troppi ghirigori), una maggiore larghezza tra le parole e le frasi all’interno del testo, il colore del testo che contrasta con lo sfondo dell’e-book ed il layout.


Grazie mille Chiara. Una bella chiacchierata. Credo proprio piacerà ai nostri lettori.


Chi vuole approfondire può visitare la pagina ufficiale dei libri scritti da Chiara.

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Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001

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